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Dio gioca a dadi

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L'altro giorno guardavo un video di divulgazione matematica intitolato "Come funziona la probabilità?" . La preparitissima autrice del suddetto spiegava, servendosi del pratico esempio dei lanci del dado, che ogni lancio è indipendente dai precedenti, per cui ogni volta, ogni numero, ha la stessa probabilità di uscire rispetto agli altri. Tuttavia, se vi chiedessi quale numero avrà più probabilità di uscire dopo 6.000 lanci in cui il 6 non si è fatto vedere neanche una volta, voi probabilmente sareste portati a pensare che la seimilaunesima volta  dovrà per forza capitare il 6. Invece, come detto, esso ha esattamente le stesse probabilità di uscire degli altri, ossia una su sei. Dunque sembrerebbe impossibile fare previsioni sul singolo lancio. Eppure esiste una legge matematica "nascosta" detta "Distribuzione" che sembrerebbe dire ai dadi: "Fate un po' cosa volete, ma alla fine di tot lanci il 2 e il 6 dovranno essere usciti + o - lo stesso n...

Mali di stagione

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La tosse mi scuote  feroce,  mi svuota di forze,  m'arroca la voce.  Se non fò attenzione tossisco un polmone, espello  dal naso il cervello,  se soffio ancora.  Che bello...  Ma cola! Intanto  solletico  in gola,  torace graffiato,  a seguire: naso  tappato. Bestemmio per venti,  mi faccio i fumenti, 'chè se non respiro  mi tocca dormire seduta; 'na volta son pure  caduta,  che idiota! Comunque,  non fosse per questo mi piace la tosse,  eccome: scolpisce l'addome e poi, stando  al testo,  acuisce  l'acume,  un tale marciume,  rispetto alla media.  Tant'è che si dice: “Essere una marcia in più“... no?  O era "avere"? Bho!  P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

Rosa Natale

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Qualcuno, anni fa, cantò: "Sarà tre volte Natale..." e mi sa che ci aveva preso, perché, non so voi, ma io ho l'impressione che, un po' come per il 730, sia sempre ora di Natale. Sarà che sono povera di spirito (natalizio)... O forse, a infastidirmi, è l'imperante maschilismo che permea tutto, anche questa festività/incombenza. Basti pensare all'enorme importanza che riveste la figura di Babbo Natale rispetto a quella della Befana. Prendiamo, ad esempio, l'outfit: avvolto in un caldo ed elegante abito rosso l'uno, in abiti logori e poco adatti alle temperature invernali l'altra. E i mezzi di trasporto? Una signorile e comoda slitta trainata da renne per Babbo,  una spartana scopa non certo adatta alla tarda età (e ad eventuali emorroidi) per la Befana. Inoltre, diciamocelo: prima di Natale le strade si riempiono di Babbi e dei loro "Ho ho ho", mentre prima dell'Epifania, di befane manco l'ombra. Insomma, assoluto prota...

Aspettative

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Sono piena di aspettative. E non conta che vada blaterando a destra e a manca che non m'aspetto nulla di buono da niente e da nessuno, me compresa. In realtà, nel profondo, nutro speranze che andrebbero lasciate morire di fame, invece. Tipo quella di saper fare foto fighe (vedasi immagine allegata). Ed è dal seme della speranza che sboccia il fiore dell'aspettativa. Il quale, inevitabilmente, viene reciso dalla falce della disillusione, meglio conosciuta come delusione. E io sono piena di delusioni tipo la foto. Una per ogni aspettativa. Ad esempio ora mi aspetto che nevichi perché, in seguito alla prima nevicata di quest'inverno, ho scritto un post a tema, ma non ho avuto voglia di pubblicarlo, e certo non posso farlo adesso che s'è sciolto tutto. Ma non nevica. Infatti sto scrivendo questo. E m'aspetto, una volta postato, che voi lo leggiate. Dunque sarò delusa, perché qualora lo leggeste, io non lo saprei (sì, dietro questa affermazione si nasconde, n...

Mi ruga (es tu ruga)

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Di recente mi son guardata allo specchio sotto la luce naturale e inclemente che filtra in pieno giorno dalla finestra della cucina. E mi sono spaventata: il mio volto pare una vecchia cartina geografica stropicciata, coi fiumi disegnati dai solchi delle rughe nei quali scorrono copiose lacrime salate che, tristemente, si gettano in laghi di macchie della pelle e abissi marini di nere occhiaie. E niente: è difficile fissare negli occhi l'immagine che porto in giro per il mondo e che, sempre meno, assomiglia all'idea che ho di me, senza distogliere lo sguardo per correre ad infilarmi un sacchetto di carta sulla testa. Perché non voglio vedermi mai più. Eppure devo, se voglio accettare questo processo naturale che tutti accompagna fin dalla nascita. È necessario, dunque, ch'io impari ad amare ogni singolo segno del tempo, per quanto si tratti di brutti segni. E se per amarla, una cosa, devi conoscerla, per conoscerla sei costretto ad osservarla. Con occhio clinico...

L' a(i)uto

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L'auto è un bene mobile. Non la mia: essa si dà il caso appartenga all'altra categoria, quella dei mali mobili. Intanto, per come la tratto. Fa quasi tenerezza quel suo parabrezza zozzo in modo ignobile. Mi piacerebbe farvi credere che è una strategia, stile "vetro oscurato", affinché, dal "di fuori" lercio, non si possa scorgere l'ulteriore dissesto del "di dentro". Ma non sono brava ad arrampicarmi sui vetri fino a tal punto, tanto meno sui miei, sporchi come sono. Il fatto è che i tergicristalli non detergono. Il che è perfetto per l'effetto sorpresa: tu credi di salire sulla mia macchina, ma, quando apri la portiera, ti ritrovi nel bel mezzo d'un mercato. Cosa ti serve? Fogli? O forse cd, borse, ombrelli, maglie? O, ancora, oggetti perduti nella notte dei tempi, di cui nessuno più conosce l'utilizzo? E, a ben guardare, sotto i tappetini si possono trovare anche guai&disagi assortiti... Ma la cosa peggiore, tornan...

La fortuna è cieca

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Temo di avere un ego smisurato. Perché solo un' egocentrica coi fiocchi come me, può credere di rivestire un'importanza tale da indurre le forze dell' Universo ad unirsi contro di lei. In fondo mi capitano disavventure del tutto normali. Infatti è piuttosto comune decidere di cambiare i vecchi, stanchi, logori occhiali, recarsi dunque da un ottico che non nominerò (anche se andrebbe eliminato), scegliere una nuova montatura, tornare per il ritiro e il pagamento (380 €), rendersi conto che le nuove lenti sono insopportabili, riportarle in negozio per far sì che possano essere sostituite, aspettare di nuovo, ri-ritornare, constatare che, anche rifatte, le nuove lenti danno fastidio, provare a ridurre le dimensioni delle suddette scegliendo una nuova montatura (aggiungendo i 20€ della differenza tra quella scelta in prima battuta e la seconda), riconstatare che, nemmeno così il problema si è risolto, consultare altri 2 ottici per venirne a capo, non venirne a capo,...