Un anno fa
Mi manca il cielo del deserto di Wadley, Messico. Mi manca la straordinaria immensità con cui, greve di nuvole, incombe sulle cose del mondo. Imminente al punto che sembra così semplice, anche per un bambino, allungare una mano, afferrarne un frammento e metterlo in tasca. Mi mancano le nuvole che giocano col sole a tutte le ore, tra albe e tramonti sgargianti, regalando, di tanto in tanto, impressioni di mare, più che di cielo. Impressioni che si fanno più realistiche di notte, quando il vento scuote i bassi arbusti e invita alla danza la sabbia del deserto, imitando lo sciabordio delle onde. Mi manca la vegetazione schiacciata al suolo e costretta ad armarsi di foglie puntute per difendersi da un cielo che minaccia di caderle addosso ad ogni istante. Mi manca l'incapacità del mio sguardo nel contenere la grandezza di una terra che è tante terre. Mi mancano i colori della Sierra che virano di sfumatura in sfumatura ad ogni cambio di passo d'un cielo sempre solcato