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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Un anno fa

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Mi manca il cielo del deserto di Wadley, Messico. Mi manca la straordinaria immensità con cui, greve di nuvole, incombe sulle cose del mondo. Imminente al punto che sembra così semplice, anche per un bambino, allungare una mano, afferrarne un frammento e metterlo in tasca. Mi mancano le nuvole che giocano col sole a tutte le ore, tra albe e tramonti sgargianti, regalando, di tanto in tanto, impressioni di mare, più che di cielo. Impressioni che si fanno più realistiche di notte, quando il vento scuote i bassi arbusti e invita alla danza la sabbia del deserto, imitando lo sciabordio delle onde. Mi manca la vegetazione schiacciata al suolo e costretta ad armarsi di foglie puntute per difendersi da un cielo che minaccia di caderle addosso ad ogni istante. Mi manca l'incapacità del mio sguardo nel contenere la grandezza di una terra che è tante terre. Mi mancano i colori della Sierra che virano di sfumatura in sfumatura ad ogni cambio di passo d'un cielo sempre solcato

La Vita è la Vita

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Seppur con scarsa costanza, prosegue il mio percorso nei meandri della meditazione. Nella pratica di questa mattina, l'intenzione da esprimere e ripetere era questa: "Io mi fido della Vita". E, come al solito, la frase ha continuato a stimolare quei 4 neuroni sani che mi restano, anche dopo la fine dell'esercizio. Al punto tale da farmi sorgere il seguente, profondo, legittimo dubbio: che cos'è questa Vita di cui dovrei fidarmi? Se proprio devo farlo, ho bisogno di capire di che si tratta. Allora... secondo me... la Vita è quell'esperienza che alcuni descrivono come "dono",  altri come "maledizione". Per i più, sono valevoli entrambe le opzioni, a seconda dei giorni. È un ramo prezioso di teneri tesori al tempo della rinascita, così come la capacità di lasciar cadere pezzi di sé nella quiete autunnale. Perché la Vita è Morte e la Morte è Vita. La Vita è condivisione, confronto, collaborazione quando cerchi solitudine e solitudin

Abbastanza

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"Io sono abbastanza". Questa era l'intenzione da ripetere all'interno della meditazione di questa mattina. Sì, perché se Di-ops-io vuole, è la volta buona che mi son decisa ad intraprendere il difficile cammino della pratica meditativa, con una leggera differita rispetto al mio primo incontro con lo yoga, ormai tre anni fa (e più) or sono. L'esercizio, per principianti, non è durato molto più di 5 minuti, ma una volta terminato, la frase incriminata ha continuato a ronzarmi in testa. A seguire, l'elenco, non completo, delle conclusioni (per oggi) cui sono giunta... Io sono abbastanza alta, magra e carina (...) pur risultando abbastanza sgraziata e goffa nei movimenti, imbarazzante e disarmonica nelle espressioni facciali, androgina nella forma corporea e pelosa nelle glauche membra. Sono abbastanza attenta ad uno stile alimentare corretto ed equilibrato, tranne quando mi distrug-ops-distraggo, e cercherò di esserlo fintanto che sarò abbastanza &quo