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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

24 e 25 Febbraio

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Ciao. È da un po' che non ci sentiamo. Sono cambiate un sacco di cose da quando te ne sei andato. È cambiato il mondo. O forse è rimasto sempre uguale e, ad esser mutata è "soltanto" la mia percezione della realtà. Potrebbe trattarsi di storie vecchie che, di volta in volta, cambiano d'abito per andare in scena. Ma i veli sontuosi dietro cui si celano perdono via via di consitenza, evidenziando, in trasparenza, la sostanza. E la sostanza, al di là di ogni apparenza, è sempre la stessa. Anche tu, quando eri piccolo, osservavi le formiche? Sicuramente: in quanto piu vecchio, hai vissuto quell'epoca in cui la vita dei bambini non era piena di impegni, velocità e giocattoli, ma abbondava di tempo autogestito, lentezza e giochi. Quindi, avendo osservato anche tu quelle piccole creature nel loro incessante andirivieni fatto di improvvisi arresti, ripensamenti, drastiche inversioni di rotta, e nel marasma di azioni caotiche ed apparentemente prive di senso, a

Paradossi e follia

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Adoro i paradossi. Probabilmente perché, spesso e volentieri (si fa per dire, dato che mi complica la vita che non avete idea), rientro anche io nella definizione del termine stesso: "contraria all'opinione comune". Tra i tanti, ho scoperto che ne esiste uno curiosissimo chiamato "paradosso del comma 22" che può essere spiegato con una serie di esempi semplici, del tipo: ho lasciato le chiavi dell'auto chiuse dentro l'abitacolo, di conseguenza: A) mi servono le chiavi per aprire l'auto, ma B) devo aprire l'auto per prendere le chiavi (di sicuro si sono ispirati a me con questo esempio di problematica stile dovecazzosonolechiavi?). Oppure: sono in cerca del mio primo lavoro ma: A) il datore richiede esperienza... peccato che, B) l'esperienza si matura lavorando. Insomma, due casi di cane che si morde la coda (il che mi consola del fatto che la mia gatta non sia la sola psicopatica che mastica parti di sé). Un ulteriore esempio è qu

Chi sono mai?

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Per sopravvivere, negli ultimi 3quasi4 anni (cazzo, già?), ho trovato utile stordirmi di chiacchiere su spiritualità, ricerca di sé e crescita personale, sapientemente dispensate da gente del mestiere. A grandi linee, i punti saldi di tale percorso sono: 1) L' OSSERVAZIONE DI SÉ. Ogniqualvolta mi pongo come osservatore di una cosa qualunque, creo una distanza tra me (l'osservatore) e l'oggetto della mia osservazione. Ne consegue che io e l'oggetto in questione non siamo la stessa cosa (se poi questa distanza aumenta, essendo, io, miope, finisce che 'sto benedetto oggetto non lo vedo proprio più e bon: via dagli occhi via dal cuore. Come non esistesse). Se per oggetto, però, intendiamo un pensiero, magari fisso e/o generante emozioni dannose/inutili, diventa fondamentale sapersi collocare ad una certa distanza da esso. "Io non sono solo i pensieri che faccio", così come non sono soltanto la mia mano. E meno male, perché non ho mani bellissime e,