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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Dio gioca a dadi

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L'altro giorno guardavo un video di divulgazione matematica intitolato "Come funziona la probabilità?" . La preparitissima autrice del suddetto spiegava, servendosi del pratico esempio dei lanci del dado, che ogni lancio è indipendente dai precedenti, per cui ogni volta, ogni numero, ha la stessa probabilità di uscire rispetto agli altri. Tuttavia, se vi chiedessi quale numero avrà più probabilità di uscire dopo 6.000 lanci in cui il 6 non si è fatto vedere neanche una volta, voi probabilmente sareste portati a pensare che la seimilaunesima volta  dovrà per forza capitare il 6. Invece, come detto, esso ha esattamente le stesse probabilità di uscire degli altri, ossia una su sei. Dunque sembrerebbe impossibile fare previsioni sul singolo lancio. Eppure esiste una legge matematica "nascosta" detta "Distribuzione" che sembrerebbe dire ai dadi: "Fate un po' cosa volete, ma alla fine di tot lanci il 2 e il 6 dovranno essere usciti + o - lo stesso n

Mali di stagione

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La tosse mi scuote  feroce,  mi svuota di forze,  m'arroca la voce.  Se non fò attenzione tossisco un polmone, espello  dal naso il cervello,  se soffio ancora.  Che bello...  Ma cola! Intanto  solletico  in gola,  torace graffiato,  a seguire: naso  tappato. Bestemmio per venti,  mi faccio i fumenti, 'chè se non respiro  mi tocca dormire seduta; 'na volta son pure  caduta,  che idiota! Comunque,  non fosse per questo mi piace la tosse,  eccome: scolpisce l'addome e poi, stando  al testo,  acuisce  l'acume,  un tale marciume,  rispetto alla media.  Tant'è che si dice: “Essere una marcia in più“... no?  O era "avere"? Bho!  P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

Rosa Natale

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Qualcuno, anni fa, cantò: "Sarà tre volte Natale..." e mi sa che ci aveva preso, perché, non so voi, ma io ho l'impressione che, un po' come per il 730, sia sempre ora di Natale. Sarà che sono povera di spirito (natalizio)... O forse, a infastidirmi, è l'imperante maschilismo che permea tutto, anche questa festività/incombenza. Basti pensare all'enorme importanza che riveste la figura di Babbo Natale rispetto a quella della Befana. Prendiamo, ad esempio, l'outfit: avvolto in un caldo ed elegante abito rosso l'uno, in abiti logori e poco adatti alle temperature invernali l'altra. E i mezzi di trasporto? Una signorile e comoda slitta trainata da renne per Babbo,  una spartana scopa non certo adatta alla tarda età (e ad eventuali emorroidi) per la Befana. Inoltre, diciamocelo: prima di Natale le strade si riempiono di Babbi e dei loro "Ho ho ho", mentre prima dell'Epifania, di befane manco l'ombra. Insomma, assoluto prota