Rosa Natale

Qualcuno, anni fa, cantò: "Sarà tre volte Natale..." e mi sa che ci aveva preso, perché, non so voi, ma io ho l'impressione che, un po' come per il 730, sia sempre ora di Natale. Sarà che sono povera di spirito (natalizio)... O forse, a infastidirmi, è l'imperante maschilismo che permea tutto, anche questa festività/incombenza. Basti pensare all'enorme importanza che riveste la figura di Babbo Natale rispetto a quella della Befana. Prendiamo, ad esempio, l'outfit: avvolto in un caldo ed elegante abito rosso l'uno, in abiti logori e poco adatti alle temperature invernali l'altra. E i mezzi di trasporto? Una signorile e comoda slitta trainata da renne per Babbo,  una spartana scopa non certo adatta alla tarda età (e ad eventuali emorroidi) per la Befana. Inoltre, diciamocelo: prima di Natale le strade si riempiono di Babbi e dei loro "Ho ho ho", mentre prima dell'Epifania, di befane manco l'ombra. Insomma, assoluto protagonista lui, eterna seconda lei. Tuttavia, almeno, di lei si parla. Perché c'è anche chi non viene mai nemmeno nominato, in ambito natalizio. Ossia quella santissima donna che riveste il ruolo di moglie di Babbo Natale (Mamma Natale?). Avete mai pensato al lavoro di cui dev'essere oberata? Chi credete legga le migliaia di letterine dei bambini di tutto il Mondo? Me la immagino, poi, spadellare ai fornelli per frotte di piccoli elfi famelici tenendo conto della celiachìa dell' uno, dell'intolleranza ai latticini dell'altro, della glicemia dei diabetici o del veganesimo di una minoranza che sembra, però, aumentare sempre più. Pare, tra gli elfi, si possano già incontrare parecchi "ghiaccioliani" che si nutrono solo di stalattiti al naturale, a patto che si siano staccate da sole. E poi c'è la dieta iposodica del marito, che tende chiaramente all'obesità e raggiunge spesso picchi di colesterolo mai esplorati da essere umano alcuno. Chissà, poi, quante ora di fila deve lavare/stendere/stirare. E quante volte al giorno dovrà rispondere a domande tipo: "dove sono i miei calzini spessi?". Ho in mente svariate immagini di lei intenta ad abbassare tavolette del water a spron battuto, o di lei che consola, a destra e a manca, moribondi con 37.1 di febbre.
Che donna. Che forza d'animo. Un eroina, in pratica. E mai una volta che il marito la porti con sé a fare il giro del mondo in una notte. No: sempre a casa a metter ciliegie sotto spirito (natalizio, nonché maschio, pure lui). Pensar che le donne sono il motore del mondo. Infatti sono renne femmine, quelle che trainano la slitta (lo dimostrano le corna: i maschi perdono il loro palco, in inverno). Non fatevi ingannare dai nomi, quali, ad esempio, Rudolph: si danno nomi maschili solo per percepire stipendi più alti. Dicono: "Dici donna, dici danno". Io direi invece danni. Morali e d'immagine, che la moglie di Babbo, le renne tutte e la Befana dovrebbero chiedere al maschilistissimo Natale. Anche se credo che, almeno la Befana, qualche piacere se lo prenda, perché ricordiamo che, se è vero che Babbo Natale slitta... la Befana scopa.
P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

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