La fortuna è cieca


Temo di avere un ego smisurato. Perché solo un' egocentrica coi fiocchi come me, può credere di rivestire un'importanza tale da indurre le forze dell' Universo ad unirsi contro di lei. In fondo mi capitano disavventure del tutto normali. Infatti è piuttosto comune decidere di cambiare i vecchi, stanchi, logori occhiali, recarsi dunque da un ottico che non nominerò (anche se andrebbe eliminato), scegliere una nuova montatura, tornare per il ritiro e il pagamento (380 €), rendersi conto che le nuove lenti sono insopportabili, riportarle in negozio per far sì che possano essere sostituite, aspettare di nuovo, ri-ritornare, constatare che, anche rifatte, le nuove lenti danno fastidio, provare a ridurre le dimensioni delle suddette scegliendo una nuova montatura (aggiungendo i 20€ della differenza tra quella scelta in prima battuta e la seconda), riconstatare che, nemmeno così il problema si è risolto, consultare altri 2 ottici per venirne a capo, non venirne a capo, "accordarsi" sulla restituzione delle lenti da parte mia e recupero di metà del prezzo pagato per esse (270:2=130, perché la matematica, è diventata un'opinione anche lei + 0 lenti in mio possesso), infine recarsi da un quarto ottico nella speranza riesca a farmi fare delle lenti (che ovviamente pagherò) che non mi facciano venire voglia di cavarmi gli occhi dalle orbite. Il tutto è successo mentre anche il pc mi abbandona e quello nuovo, già pagato (...), anche questa settimana arriva la prossima. Come se tutto ciò non bastasse, il Natale è alle porte. È vero: basterebbe non aprirle fino al 7 gennaio, ma con che scusa, se manco il covid assicura i lunghi, meravigliosi 15 giorni di isolamento degli scorsi anni? Altro che aria di festa... qui c'è corrente proprio. E, col culo che ho, io prenderò la scossa, ma solo a festività concluse (di sicuro smontando le luci dell'albero). Oggi, poi, ciliegina sulla torta: ho preso un marciapiede e ho fracassato il paraurti della macchina. Di lei non mi preoccupo: ha 10 anni, ne dimostra 70 e vale nulla. È il nervoso per la stupidità dell'errore a tormentarmi. E soprattutto l'assenza di mio padre, l'unico cui mi rivolgevo ad ogni danno stradale, il solo cui credevo quando mi diceva: "Sta tranquila... rangiuma tut!". Adesso, chiunque ci provi, riesce solo a farmi agitare di più. E rimane il fatto che mio padre non c'è. Nemmeno a Natale. 
E niente: è lunedì. Insomma... so benissimo di non possedere i requisiti validi per essere eletta "vittima di tutti i Mali del mondo". Ho ben presente la valle di lacrime/guerre/violenze/sofferenze/fame/malattie, che chiamiamo pianeta Terra. Sono anche un asso nel "raccontarmi" che, tutto sommato, poteva andare peggio. Prendiamo le lenti: avrei potuto scoprire che sto per diventare cieca, invece di spendere 270 € e non avere gli occhiali nuovi. O peggio, potrei essere quell'ottico, invece di me stessa.
Per quanto riguarda il Natale, dovrei gioire che non ha cadenza settimanale, ma capita tra le palle (dell'albero) una volta sola l'anno. In merito all' auto basterebbe pensassi che, per fortuna il marciapiede non era una persona (anche se, nel caso dell' ottico, non son più così sicura). Sul lunedì che dire? Fortunatamente si avvia alla conclusione, quindi non mi preoccuperei: oggi è il giorno più lontano dal prossimo lunedì. Adesso, la cosa peggiore che può capitare, è che la gatta (malata da un anno di non si sa cosa) mi pisci sul letto. Ma in fondo, anche fosse, a cosa serve il letto ad un'insonne? Dai Malù, va e piscia tranquilla! Comunque la finisco qui, che se vado avanti ancora un po', finisce che mi convinco di essere fortunata. E non vorrei cantar vittoria prima di ritirare di nuovo i nuovi occhiali ed essermi assicurata che le lenti siano tollerabili. Perché la fortuna potrà anche permettersi di essere cieca (si servirà dello stesso ottico di cui sopra?). Io, invece, no, se voglio continuare, in auto, a schivare le persone, limitandomi ad investire i marciapiedi.
P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare (la macchina)! 

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