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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

We are the world

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Lo spacciatore di ricordi di Montà ha colpito ancora. Qualche giorno fa, infatti, mi è stato girato un video in cui, io ed altri giovani e giovanissimi, cantiamo in coro "We are the world" alla fine di uno dei tanti recital natalizi organizzati in seno alla parrocchia, nei lontani anni 90. A parte la triste constatazione che la vita di almeno 3 delle persone presenti nello spezzone è stata spezzata in giovane età, c'è da notare che anche quelle ancora in vita ad oggi di certo sono cambiate, quindi, in un certo senso, non esistono più. Con la canzone, che interpretiamo con gran fervore e convinzione, asseriamo di essere i bambini che un giorno porteranno la luce, avendo scelto di costruire un mondo migliore. Come? Donandoci. È evidente che la sola parte vera della canzone è quella che dice che siamo bambini. Perché solo dei bambini potevano essere davvero convinti di quel che cantavano. Il pezzo continua affermando che non possiamo andare avanti a sperare che l...

Beati quelli che piangono

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Oggi ho voglia di piangere. O meglio: non riesco a farne a meno. Quindi piango anche se sono a lavoro, in mezzo alla gente. Tant'è che una collega mi ha già dispensato un caldo abbraccio, che male non fa e di cui ringrazio. Chi mi conosce bene sa che, al di là delle apparenze, la tristezza è il sentimento che più mi contraddistingue e che la fatica di vivere non mi abbandona mai. Per dirla con un (mio) gioco di parole: "Io sto male se sto male e pure se sto bene!!". È vero: ci son giornate più buone di altre. Anche queste, purtroppo, però hanno sempre un retrogusto amaro.Tuttavia oggi non è una di quelle. Oggi piango dentro e fuori. Piango per tutto e per niente. Piango per motivi economici, per esempio: perché Viola ha rotto gli occhiali nuovi di 6 mesi; perché conosco l'ammontare dell'importo dell'ultima bolletta del gas quando non mi son ancora ripresa dalla precedente; perché mi sono accorta che era dal lontano 2020 che non sottoponevo l'au...

L'anima gemella

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È possibile che determinate occasioni si presentino una sola volta nella vita? Esiste la possibilità che certe cose non capitino perché siamo troppo distratti dalla vita? Oppure, se un evento si deve verificare, si verificherà nonostante tutto? Nello specifico stavo pensando all'anima gemella. Dato che, ad oggi, sono abbastanza certa di non averla sotto mano, mi chiedo se (e se sì quante volte) ho incrociato le traiettorie degli uomini potenzialmente "giusti", senza tuttavia stabilire con essi un reale contatto. Magari il potenziale uomo della mia vita ha condiviso con me innumerevoli sarate danzerecce o concerti, dove a causa della folla, non abbiamo avuto modo di riconoscerci. Chissà quali e quante possibili anime gemelle, nella calca, mi hanno affibiato pestoni e gomitate nelle reni ben assestate. Ah l'amore, gioie e dolori. E se io non fossi la solita sociopatica antisociale, invece di fulminarle con lo sguardo per l'affronto subito, ad oggi avrei ...

Una seconda casa

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Aver svolto la professione di educatrice nella stessa Rsa per anziani per 11 lunghi anni significa aver avuto una seconda casa ed una seconda, grande famiglia. Questo si fa ancor più evidente nel momento in cui, essendosi licenziati da quasi 3 anni, ed andando periodicamente in visita presso la struttura, si abbia la palpabile impressione di esserci stati giusto ieri perché i locali e gli arredi sono rivestiti di una patina di familiarità tale che nemmeno il tempo riesce a scalfire. Si sa che si è di nuovo a casa quando, sotto Natale, trovi sulle porte gli addobbi di cartone e lana che gli ospiti di allora, sotto la tua paziente guida, hanno fabbricato con tanto impegno. Si ha, così, la certezza di non esser stati dimenticati: tracce di te sono ancora disseminate ovunque. Si capisce di essere sempre a casa quando leggi negli occhi degli ex colleghi la gioia di rivederti e capisci che è sincera. Sai di aver fatto parte di una famiglia perché è vero: ci si è scontrati; a volt...