Musica maestra
A me piace la musica quando è fuga e ritorno: quando la melodia ti conduce lontano e le parole ti riportano dentro di te, in visita a luoghi che non sapevi di avere, di fronte a verità che non sapevi di sapere. Al punto che ti viene dal cuore di esclamare: "Ma questa canzone è stata scritta per me!" A me piace la musica perché ti salva, ti esalta quando stai bene e ti aiuta a soffrire di più e meglio quando hai proprio bisogno di farlo. Perché tutti, per quanto sembri assurdo ed incredibile, necessitiamo di soffrire di tanto in tanto. Per fortuna la musica è anche cura.
A me piace la musica che diventa colonna sonora degli spezzoni di vita migliori, quella da ballare ad occhi chiusi, da cantare a squarciagola, quella che ti porta in bei posti ad ascoltare un'orchestra in concerto. A me piace la musica perché è libertà e redenzione, gioia e dolore, storia e fantasia, amore e paura, immortalità e passione. Mi piace perché è un linguaggio universale che attraversa confini. È cibo per i cuori e per le menti.
Meglio della musica c'è solo fare musica. Ho sempre sognato di saper muovere fiato e dita per dar vita a suoni e silenzi che disegnino melodie. Il tutto rendendo apparentemente semplice, gesti che devono costare, invece, anni di duro lavoro. Meglio ancora del fare musica c'è il farla insieme. Il senso di squadra e di invincibilità, l'orgoglio e la commozione, la magia e l'intimità. Sono queste le sensazioni che si creano quando si "fa qualcosa insieme", se non ricordo male. C'è stato un tempo in cui la musica la faceva da padrona nella mia vita: era in auto, in casa, a lavoro, in palestra, nelle dance hall, come un'immancabile compagna di viaggio. Ora ne ascolto meno e questo mi dispiace. Ma quando lo faccio, ritrovo sempre parti di me che avevo accantonato, e di cui sentivo la mancanza.
P.s. Comprate il TERZO libro così mi consolo per il secondo!
E tu sei spettacolare
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