L'uovo o la gallina
Anni fa la mia vita ha subìto uno scossone a causa della scoperta dell'esperimento della doppia fenditura ideato da Young nel 1800 e dimostrato poi nei primi anni del 1900. Tale esperimento dimostra che una particella elementare, quale può essere un elettrone, se inviata verso una parete in cui si aprono due fenditure, può comportarsi come corpo dotato di massa (passando per una fenditura, per l'altra, o non passando affatto), oppure come onda (passando per entrambe le fenditure contemporaneamente ed interagendo con se stessa, come fanno tutte le onde). L'un comportamento o l'altro è imputabile alla presenza o meno di un osservatore: se PRIMA delle fenditure posizioniamo un rivelatore, l'elettrone si comporta da particella, se non posizioniamo alcunché l'elettrone si fa onda. Non so se sono stata chiara ma le implicazioni di tale esperimento sono assurde. Innanzitutto emerge chiaramente un'idea di coscienza delle particelle: esse sono consapevoli di essere osservate o meno, e si comportano di conseguenza. Inoltre salta agli occhi il ruolo decisivo e fondamentale dell'osservatore in quanto creatore della realtà, la quale si determina solo qualora sia osservata. Pazzesco... un po' come fosse colpa del mio sguardo sconsolato se incontro disagio ovunque vada. Ma non è finita qui. Nel 1978 Wheeler dimostra che anche collocando i rivelatori DOPO le fenditure, in modo da "beccare" l'elettrone una volta che la scelta onda/particella è stata effettuata (ossia prima dell'ingresso nelle fenditure, quando ancora non può sapere se è osservata o no), ebbene la particella, che ha già effettuato la scelta prima, cambia comportamento come se l'atto di osservarla (oppure no) nel presente (al di là delle fenditure) agisse, modificandola, anche sulla sua scelta passata. Insomma crollano i principi di causa ed effetto, il concetto di prima e dopo e tutto si inacasina un bel po'. Il disegno da me scelto questa volta, realizzato da Wheeler stesso nel tentativo di razionalizzare l'irrazionabile, raffigura quindi l'Universo (l'imbuto) che "dice" all'Osservatore (l'occhio): "Ehi tu... esisti solo perché io ti ho creato!" e l'Osservatore che, di rimando, sfotte l'Universo: "No bello mio, sei tu che esisti solo perché io ti osservo!". È un po' come dire che decisioni future possono cambiare il passato. Sconcertante.
Ecco dunque spiegato perché io mi comporto da poeta maledetta ben prima di essere riconosciuta tale. Ecco perché mando tutti affanculo nella mia testa ben prima che abbiano aperto bocca.
P.s. Comprate il TERZO libro così mi consolo per il secondo!
Molto interessante
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