Magia portami via

Un'abusatissima canzone di Natale asserisce che, in questo specifico momento dell'anno, "puoi fare tutto quello che non puoi fare mai". Ebbene io detengo una lunga lista di cose che vanno contro la morale, i dettami del bon ton e la legge. Esse spaziano dal suggerire una vacanza affanculo alla gran parte delle persone che (dis)conosco, passano per lo storpiare oscenamente canzoni natalizie come la suddetta, fino a sfociare nell'irresistibile voglia di omicidio di chicchessia. Ma nonostante lasci tali e tante libertà, io, il Natale lo detesto lo stesso. Come odio tutto ciò che è obbligatorio e di massa. Sì, perchè a Natale tutti devono essere buoni, generosi e felici. Tutti devono acquistare i regali affollando i negozi... ah no: questo succedeva quando le cose funzionavano normalmente. Adesso c'è Amazon che è così geniale da riuscire a far sì che i commessi stessi dei negozi, ormai privi della maggior parte degli articoli in vendita, consiglino ai clienti di comprare on line. Chissà se, al di là del loro naso, riescono ad intravedere la chiusura del negozio fisico e la loro conseguente, futura disoccupazione. Comunque dicevo: tutti, armati di bestemmie, devono occuparsi dei regali (anche per le persone che non sopportano); partecipare alla messa di mezzanotte con l'abito buono; allestire obbrobri di luci intermittenti su balconi e finestre, incuranti della possibilità di scatenare crisi epilettiche nell'ignaro, sfortunato, indifeso passante. Tutti devono indossare maglie imbarazzanti che io non metterei manco a Carnevale e che ribadiscono agli astanti il must, manco fosse una minaccia: essere merry. Ovviamente anche al cane (che secondo me preferirebbe morire congelato) va imposto uno sconcertante cappottino natalizio. Tutti devono partecipare a pranzi e cene di lavoro con colleghi coi quali, o non ci si sopporta o, comunque, non si ha voglia di convivialità. Tutti devono organizzare banchetti in famiglia che sono un inno allo spreco e uno schiaffo in faccia alla povertà. Tutti parlano di magia del Natale... macché magia? Quella che trasforma i soldi in scontrini fiscali? Massì, dai, ditelo che sono la solita cinica, che non è così per tutto e tutti, che ancora esistono i buoni sentimenti e la gioia di stare insieme. Ditelo che lo spirito del Natale non si è perso. No, non si è perso... è morto e sepolto proprio. Sotto tonnellate di ipocrisia. Io non sono cristiano-cattolica, quindi lo domando a voi ferventi credenti che per la prima volta di quest'anno metterete piede in chiesa la sera del 24: Natale non sarebbe il compleanno di Gesù, personaggio che nacque e visse in povertà? E se non ricordo male fu proprio lui a predicare contro i sepolcri imbiancati che siamo. Se non sbaglio disse anche: "ama il prossimo tuo come te stesso". Ora dovremmo precisare che per "prossimo" non si intende quello che viene dopo, bensì proprio quello che hai davanti in auto e procede ai 60 all'ora quando tu, cazzo, hai fretta. È il collega di lavoro che ti sta sulle palle perchè tenta sempre di farti le scarpe. È il vicino di casa che odi perchè lascia la bici nell'androne delle scale. È il parente con cui hai litigato per questioni di eredità. È il tale che ti ha rubato il parcheggio e ti ha pure mostrato il dito medio. Perché per prossimo si intende anche e soprattutto il nemico: troppo facile amare chi ci ama. Data l'aggressività che ognuno di noi riversa sul mondo tutto, pare ovvio che noi, in effetti, odiamo gli altri come odiamo noi stessi. Ebbene io di certo mi odio. Quindi va da sé che odi anche tutti voi. Ma per lo meno non fingo. Anche se a Natale puoi.
P.s. A Natale puoi comprare il mio TERZO libro anche se mi odi!

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