M'illudo d'immenso
Nella vita faccio la delusa. Non solo: faccio anche la mamma, la bidella, la collega, la casalinga, la poetessa, la figlia, la scrittrice, la (pessima) cuoca e, di tanto in tanto, la bambina. Perché faccio ancora i capricci anche io, come tutti voi, del resto. Mi rendo conto che, nel mio essere costantemente delusa, sono del tutto banale e pure un po' patetica: chi, da giovanissimo, non si è sentito speciale e, di conseguenza destinato a grandi cose? Provate a tornare con la mente a quando vi sentivate invincibili, padroni del mondo e misura di ogni cosa, e ricorderete anche la sensazione di cui parlo. Ebbene è capitato anche a me. Senonché, gli anni a venire mi hanno smentita, e non poco. Altro che "speciale"... alla faccia delle "grandi cose"... A meno che, per "speciale" non si intenda l'eufemismo con cui la gente mi si rivolge quando non ha abbastanza faccia tosta o confidenza per chiamarmi con i più realistici "particolare...