#SoloCoseBalle

Basta parlare di cose (e persone) brutte: sto diventando monotematica al punto di annoiarmi da sola. Spalanco, dunque, porte e finestre alle pulizie di primavera di queste 4 mura che, da un po' di tempo, assomigliano alle mie prigioni. Forza: diamo fuoco alle polveri (o aspirapolvere come al solito?). Ok, seriamente... Mmm... sì... un attimo e sono sssubito da voi... Allora, vediamo... cosebellecosebellecosebelle... Eh. Uhm... Ecco: ci son... Ah, no, questa no... È che non so da che parte cominciare... Forse devo solo guardarmi intorno... Toh, trovato: Malù. Scovata in gattile, essa è entrata a far parte della famiglia ben quasi11 anni fa. Da allora, un susseguirsi di gioie, a partire dalle fusa, optional di serie di cui ogni gatto è dotato, ma di cui la nostra amata scienza non sa dare spiegazioni. Non credo sia il caso di dilungarmi in spiegazioni: chi ha, almeno una volta, accarezzato un felino, è a conoscenza del potere curativo che dalle sue fusa promana. E come non apprezzare la morbidezza del suo manto corvino che: 1) non si attacca agli indumenti per rimanerci vita natural durante; 2) regala al tatto sensazioni così ineffabili da non riuscire a descriverle, e 3) sul viso, si raccoglie a dar l'idea sia dotata di guance? Come non restare in religioso silenzio mentre la si osserva intenta alla toelettatura quotidiana con una scrupolosità tale da... Ehi... MALÙ... BASTA! Scusate... Stavo dicendo: come non ammirare la solerzia con cui eradica, a morsi, ciuffi ben nutriti di pelo, in preda all'ennesima crisi di iperestesia felina i cui segnali manifesta da quando ha 3 anni (scelgo bene io... sempre) lasciando scoperta la pelle della punta della coda (già mozzata di un terzo buono anni fa a causa del suddetto disturbo) e dell'interno coscia, se non addirittura la carne viva? E che gaudio quando avverto (o peggio non avverto e mi ci siedo sopra) l'inconfondibile, fragrante aroma di piscio fresco mollato sul divano, sempre a causa della malattia? Che grande motivatrice: chi cazzo mai avrebbe pensato di lavare le federe dei cuscini del divano, se no? Inoltre, tra pisciate reiterate e il fatto che, da sempre, lo confonde con un tiragraffi, potrò un dì cambiarlo senza remore che sia un mio capriccio. Grazie Mally, ti lovvo. Anche per tutte le volte che mi costringi a sollevare le mie glauche, lasse, pigre membra per aprirti porte praticamente già spalancate che oltrepassi con la più fluida delle grazie solo per pretendere di rientrare (e farti riaprire) trenta secondi dopo. E poi di nuovo. E di nuovo. E di nu... Eh no, vaffanculo: adesso stai lì. Comunque... altro che personal trailer: se sono in forma è grazie a te. E quando, in futuro, sarò diabetica e dovrò farmi bucare un dito più volte al giorno, penserò grata a tutte le volte che mi hai arpionato il dito con le tue dolci unghie, mentre cercavo di infilarti lo psicofarmaco di cui ti drogo direttamente nello stomaco affinché non lo sputi, temprandomi. Insomma #130mesidite e #solocosebelle. Ma andiamo avanti, che essa non è la sola. Pensavo infatti a... Oh... l'ho scardato... Colpa dell'abbondanza di bellezza, se non so da che parte cominciare. Massì dai ci so... no... Ah, ok, ok ce l'ho: Viola ovviamente. Finora sopravvissuta a me (nonostante i pronostici delle amiche) e al mondo che le ruota attorno. In virtù del suo gradevole aspetto, a differenza mia, non è mai stata definita brutta all'interno del gruppo dei pari e non dovrà (almeno non per tale motivo) fare a pugni, in futuro, con insicurezze e bassa autostima. Infatti, energica e potente, ben sopporta, rispetto alla sottoscritta, le "scrollate" che, per aiutare me (madre sprovveduta ed inadatta), vengono a lei indirizzate dalle splendide persone di cui mi son sempre circondata. Come se avesse già le spalle larghe di un adulto. E mi compiaccio del fatto che tutti si complimentano con me per la sua educazione e per il rispetto verso l'adulto di turno [compreso chi non se lo merita (vedi sopra)] . Che risponda dimmerda a me non conta, anzi: è indice che sa farsi le sue ragioni. Sempre. Anche di fronte al più marcio dei torti. E con argomentazioni degne del più eloquente tra i principi del foro, quali: "Non è vero!", "Ma cosa c'entra?" "Non lo sapevo", "Non l'ho fatto apposta (o "non lo fatto apposta" se siamo su WhatsApp). Che soddisfazioni. Salto di gioia pensando che, a scuola, se la sia sempre cavata con poco ("non lo fatto apposta" è sicuramente colpa del T9) e che, ultimamente, si impegna davvero, senza comunque neanche lontanamente avvicinare i livelli di secchionaggine molesta che mi contraddistinguevano. Non mi è mai tornata a casa piangendo per un 10 - per intenderci. D'altronde sa tutto da quando ha 2 anni, motivo per cui dispensa a noi adulti di riferimento, pillole di saggezza che Buddha levati. Insomma tocco il cielo con un dito all'idea che, sporattutto grazie a me, sia un'adolescente come tanti: così piena di vita che mi son trovata costretta a metterle in mano uno smartphone in tenera età così da sedare un po' tale fastidiosa vitalità, stroncare quella esuberanza innaturale, spegnere ogni stimolo o barlume di pericolosa curiosità e deleterio interesse verso qualcosa che non sia l'influencer intestinale di turno. Googlops gongolo nel vederla assumere la caratteristica e intelligentissima espressione che tutti indossiamo quando ci lasciamo affascinare ed intenerire dai gattini di cui i social pullulano o mentre si beve ogni singola parola proferita da persone così geniali da tenere incollati milioni di followers col nulla più cosmico. È con orgoglio che prendo atto della sua invidiabile reattività, nonappena il BeReal la chiama per una nuova, originalissima, quasiartistica foto col pollice in su che le copre metà viso. Non posso che darmi pacche sulle spalle nel constatare che ho cresciuto una ragazzina del tutto normale. Mica avevo velleità di crescere un fenomeno... Speriamo continui così: entusiasta dei progressi del progresso e impaziente di visitare uno dei nuovissimi supermercati privi di personale dipendente. Come tutti. O, almeno, la maggioranza. Perché la maggioranza vince sempre. La maggioranza ha sempre ragione. Avrei molte altre cose belle e persone meravigliose a bizzeffe di cui narrare, ma non vorrei attirare su di me invidie indesiderate, dal momento che, fino ad oggi, ne son rimasta esente. Quindi concludo molto banalmente col ribadire che sì: la vita è bella. Bella da paura. Bella da piangere. Bella... da non crederci... 
P.s. Comprate il libro NUOVO così la smetto di scassare! 

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