I bambini

I bambini sono ubriachi naturali. Chiunque abbia modo di osservarne tanti, tutti insieme, potrà notare che, immaginando di poter sostituire ciascuno di loro con un adulto qualunque, avrebbe sicuramente l'impressione di trovarsi tra sbronzi. Perché è esattamente quel che sono: inebriati di vita. Sorvoliamo sul fattaccio che, da sbronzi a stronzi, da ubriachi di vita a ubriachi e basta, è un attimo: basta limitarsi a crescere un po'... Ma finché sono piccoli ed ebbri di mondo, li si può osservare: ridere per nonnulla, immaginare cose che "non ci sono", arrampicarsi-correre-cadere, urlare e cantare a squarciagola, passare dal riso al pianto in tempo 0, straparlare e proferire, l'attimo dopo, grandi verità. D'altronde "in vino veritas". Così com'è vero che i bambini sono maestri naturali. Non ancora schiavi dell'idea di "tempo che passa (o non passa un cazzo)", vivono intensamente ogni istante, in un eterno presente mai perturbato da pensieri di passato o futuro. Ogni loro fibra compartecipa attivamente al "qui e ora", senza perdersi tra gli "avrei dovuto dire/fare..." e i "chissà come farò...".
Se è poi vero che il "non giudizio" è la più alta forma di intelligenza (vedi Krishnamurti), allora, i bambini sono pure gli unici dotati d'intelletto sulla faccia della Terra, in quanto apprendono l'affilata arte del giudicare tutto&tutti solo poi, da noi "grandi". 
I bambini intuiscono segreti della vita di cui, la maggior parte degli adulti non sospetta manco l'esistenza, e la minoranza riesce ad avvicinare solo dopo anni di lavoro su di sé, letture, ascolto, indagine, ricerca, pratica, ed altre futilità [non cito le bestemmie, che rientrerebbero nell'elenco, perché quelle servono (semicit.)]. Insomma: se non fossero praticamente dei piccoli Buddha, non si spiegherebbe perché, l'esemplare di 7 anni con cui stai ammirando il mappamondo alla ricerca di questo o quel paese, alla tua esclamazione sospirata: "Perché non ho tanti soldi per andare dappertutto e quando voglio?", riesca a risponderti: "Noo... È meglio essere" normali"... Perché se puoi far tutto, poi ti annoi... ". 
E, avendo evidenziato, la scienza, che nella struttura più profonda dell'universo, tutto ciò che esiste è intimamente legato, al di là di spazio e tempo (vedi la... Anzi: vedete di cercare info da soli, se vi interessa), significa che più un bambino è piccolo, più sa. Infatti la pedagogia (o chi per lei) insegna che, durante le primissime fasi della sua vita, il neonato si percepisce tutt'uno con la madre. Egli sa che non esiste separazione. Così come sa che, pur esistendo differenze di razza, colore, religione, sesso, in fondo siamo tutti uguali e, di certo, nasciamo con gli stessi diritti. Qualcuno meritando più (man)rovesci di altri, però... 
Considerando, infine, che il verbo "educare" deriva dal latino "educěre" che significa "portare fuori da", a conferma del fatto che i bambini non vanno trattati come sacchi vuoti da riempire di regole, nozioni, modiidiotidipensare, ma come scrigni già completi dei più inestimabili tesori, a questo punto è lecito chiedersi: "A che cazzo serviamo noi adulti?". Che restiamo bambini solo se si tratta di fare i capricci per ciò che crediamo ci spetti, per il messaggio che non arriva, perché bloccati nel traffico, perché "lui/lei ha/non ha detto/fatto...", perché qualcuno esprime un punto di vista diverso dal nostro, per ogni "no" ricevuto. E solo se possiamo dare la colpa ad altri e allontanare da noi ogni responsabilità, per essere tranquilli di "stare nel giusto". Perché non recuperare, invece, la curiosità, lo stupore, l'istinto, la viva partecipazione al momento presente, il contatto con la parte più vera di noi, quella che già sa: deve solo ricordare.
Va bè, non so voi, ma io vado a cercare la me stessa bambina, sperando non sia morta di stenti, ed abbia ancora voglia di prendermi a schiaf, ops, per mano e guidarmi nella vita, tra un gioco e l'altro. Perché mi sa che questo è un lavoro da bambini. Magari, nelle pause, potrebbe poi spiegarmi come e quando tutti, presto o tardi, diventiamo cogliops... usciamo di senno. Perché essi sanno. Nonostante noi... 
P.s. Comprate il libro NUOVO così la smetto di scassare! 

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