L'uomo senza scarpe

La Liguria è un crogiolo di casi umani. Per questo mi ci sento a casa: ho sempre preferito quelli, ai casi disumani. L'altra sera, con amici montatesi, sul lungo mare, abbiamo notato, sotto la panchina di fronte alla "nostra", un paio di scarpe da uomo, un trolley e uno sdraio pieghevole. Subito non ci siamo soffermati sulla questione, limitandoci a trovarla strana. Il giorno dopo, andando in spiaggia, ci accorgiamo che la roba era ancora lì: abbandonata al suo posto. La cosa cominciava a puzzare, ma abbiamo escluso le scarpe. La sera stessa, trepidanti, abbiamo raggiunto nuovamente il luogo e... la situazione era rimasta invariata. Ed è qui che è partito il delirio collettivo: tutti concordavamo sul fatto che si fosse consumato un misfatto. E a noi stava risolvere il caso dell'uomo senza scarpe. Abbiamo preso dunque a tessere teorie d'ogni sorta sulla sorte del tale. Quali: 1) il tizio, già in procinto di tornare a casa dopo la fine della villeggiatura, ha sentito l'irrefrenabile impulso d'un ultimo bagno notturno. Impulso che si è rivelato fatale: avendo appena mangiato al sushi (...) lì vicino, avrà fatto congestione, sarà annegato e sarà finito in pasto ai pesci (questo si chiama karma); 2) il malcapitato, appena giunto dalla città, non ha potuto fare a meno di tuffarsi a mare prima ancora di sistemarsi in casa/albergo ma, prima di riuscirci, è stato aggredito e fatto sparire. Ciò spiegherebbe l'assenza dei restanti indumenti: non è mai riuscito a toglierseli; 3) il poveraccio, che fosse in partenza o in arrivo, ha deciso di fare due passi scalzo sugli scogli della spiaggia lì vicino, ha messo un piede in fallo e: A) è caduto, ha sbattuto violentemente la testa sugli scogli per poi finire in acqua, oppure B) ha perso la memoria e ora si aggira scalzo per le vie del paese; 4) il furbastro ha "inscenato la sua morte per tornare a vivere". Qualunque fosse la spiegazione, quella valigia andava aperta e l'uomo, seppur forse cadavere, tratto in salvo. Ma la panchina era assediata da un via vai continuo di passanti che però su di essa stazionavano, armati di gelati e granite. Toccava temporeggiare. Abbiamo vagato un po' vagheggiando parecchio su: 1) possibile cadavere fatto a pezzi e stipato nel bagaglio; 2) milioni di euro (magari in diamanti) derivanti da loschi traffici; 3) kg e kg di chissà quale sostanza stupefacente; 4) vestiti e documenti dell'uomo senza scarpe; 5) carte segretissime tipo roba da servizi segreti. Mentre la curiosità aumentava, i cocktails e i gelati finivano: era ora di tornare sul luogo del "crimine"... TO BE (OR NOT) CONTINUED... 
P.s. Comprate il libro NUOVO così la smetto di scassare! 

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