Mai dire mai - part 4 -

Come promesso (o minacciato) mi avvierei, senza troppi preamboli, alla chiusura della serie di post dedicati alle interessantissime e mirabolanti "cose da fare perché mai fatte". Una tra le tante è legata allo yoga, disciplina che, negli ultimi 3 anni, mi è indispensabile. Ed essendo io tendente a trasformare anche le cose buone&sane, in dipendenze, avevo ridotto tale strumento ad ossessione. Per cui, nessuno e niente al mondo, nemmeno dolori vari&persistenti a svariate parti del vecchio&stanco corpo, avrebbe potuto distogliermi dalla mia pratica quotidiana. Senonchè, in questo mese, che ormai non è più un mese, ma di più (come ben rimembrano i primi della classe che snocciolano come ai tempi delle elementari la già nominata e famosa filastrocca "Trenta giorni ha Novembre...") m'è successo di scordare di dedicarmi all'amata disciplina (per colpa di chi chi chi chi...?). E senza sentirmi in colpa per il grave misfatto. Mai avrei creduto possibili entrambe le cose. Soprattutto di non avvertire colpa alcuna. Finora. Perché è mai troppo tardi, quindi mollo di cianciarne per evitare di cominciare a sentirmici, colpevole. Ecco... Appunto... Adesso dovrò punirmi, uff. Nel frattempo mi consolo ricordando che, prima di partire per Palermo, durante l'estenuante attesa dell'apertura del gate, ho seguito la lezione di yoga specifica per alleviare i dolori cervicali in aeroporto. Cosa che, in effetti, avevo mai fatto. E mai ho ringraziato così tanto, invece di provare pena e disgusto per il genere umano, che nessuno facesse caso alla mia performance, causa rincoglionimento da smartphone. Bravi tutti, oh casuali sconosciuti, per non avermi fatto sentire pazza (come voi). A parte te, che di sicuro già ti aggiravi nei pressi, in attesa di fottermi il posto lato finestrino. Tu bravo no.
Cambiando argomento, mai fatto una fiancata alla macchina... Cosa dite? "Mi piacerebbe?!"... Ok, ok, se mi fate finire la frase... Mai fatto una fiancata alla macchina procurando un danno di siffatta, ingente entità e particolare foggia. Il solco di un aratro, in pratica. E il tutto in una sola, idiotissima manovra. Ne vado orgogliosa, il che è meglio che andare dal carrozziere, il quale, è bene che sappia che mai mi vedrà. E anche questa va dritta dritta sulla lista. Dritta quasi quanto me, che avrei, invece, dovuto sterzare anche solo di poco...vabbè. Sempre in tema di mezzi di trasporto, ci tenevo ad aggiungere all'elenco che mai sono tornata a piedi da Canale dopo un Portè Disnè. Da sola. Di notte. Su per la Renna. Sperando di non essere investita e, soprattutto, riconosciuta da chicchessia. Ma pare che abbia, deciso di sbattermene scrivendolo qui e ora e levando il dubbio ai 4/5 automobilisti che quell'idiota col cappello (grazie papà Bertè) che cercava di evitarvi saltando nei fossi, ero io a tutti gli effetti. No, non dell'alcol. O comunque poco... Se no col cazzo che risalivo a piedi. Eh niente... nell'ossessività che mi pervade o cammino mai, o, se comincio, non mi fermo più. Tant'è che mi sono imposta di tornare a casa solo perché Viola era rientrata da tale, stupenda ed arricchente manifestazione di fine Maggio, almeno tre ore prima di me. Perché sia mai che io molli una festa prima che sia giunta al termine. Rassegnatevi. Io l'ho fatto. Altra cosa che farò mai è dirvi chi è il mio amore, che per fortuna continua ad esserlo, poverino lui. Tuttavia lo metto in lista una seconda volta in quanto persona che mai, mai eppoi mai avrei minimamente preso in considerazione in quanto sempre vengo attratta dai miei simili: i disagiati. Cosa che lui non sembrerebbe essere. Vi avevo promesso, però di svelare l'artefice del miracolo, alias colei che mi ha salvato la vita: Norma Evi Magagna. Se volete avere il culo salvo a vostra volta, contattatemi in privato, che se non mi state sul cazzo, vi spiego tutto. E, a proposito di brutte persone, concludo, come di consueto, ribadendo che non ho mai detto loro che anche l'invidia è una brutta bestia ma io, seppur bellissima, mordo e graffio come non ci fosse un domani. Per loro.
P.s. Compratelo il libro così la smetto di scassare! 

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