Mai dire mai - part. 2 -

Certissima della vostra smania di conoscere quali e quante inenarrabili "cose da fare perché mai fatte" ancor mi restino, ve le narro. Alla faccia dell'inenarrabilità. Allora: ho mai partecipato ad un concorso di scrittura in prosa, passato la prima selezione e vinto l'accesso alla semifinale. A proposito: mi sono rivista nei video della performance e, al solito, mi sono vergognata di come mi muovo, gesticolo e sfodero espressioni facciali imbarazzanti. Ergo mi sovviene che non ho mai avuto il coraggio di esercitarmi allo specchio per studiare le mie orrende movenze e cercar di farle uscire da questo corpo, per sostituirle con altre più armoniose, aggraziate o, almeno, non incresciose. Ma credo sia impossibile, per cui, altra cosa mai fatta, credo di dover cominciare a prendere in considerazione l'idea di piacermi così come sono: goffa. Uffa. Proseguiamo. Sempre senza addentrarmi nel labirinto dei cazzi miei, devo dire di essermi mai sentita così bene. Al punto che, dall'ansia di uscir di casa per qualsivoglia motivo, dallo scazzo cosmico verso ogni aspetto del vivere quotidiano (scendere dal letto, fare il caffè, la spesa, parlare con la lavatrice e le piante...), dalla disperazione/rabbia/paura per/contro/di tutto e tutti, alla smania, al "non vedo l'ora di"... E tutto in brevissimo tempo. Stile miracolo. Tant' è che la lavatrice la sto letteralmente martellando. Meno male che ora ha i tronchetti che si smazzano un po' le mie blaterate al posto suo, che, poraccia, va per i 17 anni... Devo avere riguardo. Comunque, andrei a fare la spesa tutti i giorni, non ti spennassero ogni volta. Nel caso ve lo domandaste, no: non sono ancora andata al supermercato super elegante. Ma negli uffici dell'Aca mezza in pigiama e mezza no, si. E non lo avevo mai fatto: di solito mi trascinavo per le vie del paese in pigiama completo. Insomma, sto così bene che me ne frego anche dell'insonnia e dei relativi mali fisici che mi affliggono. Tanto bene che potrei anche innamorarmi della persona giusta. Non dovrebbe essere difficile, dal momento che ho sperimentato una vasta gamma di portatori insani di disagi vari, in passato. Unico dubbio: scelgo o mi faccio scegliere? Unico dubbio n. 2: e se fossi io la persona sbagliata per quella giusta? Con l'intento di sciogliere 'sto doppio dubbio, concludo qui la seconda parte del racconto e ricordo a tutti che non ho mai detto tutto quello che penso di loro a diverse, brutte persone. Quindi, se avete il dubbio di starmi sul cazzo, evitatemi, per questo mese. Se invece vi sto sul cazzo pure io e siete di quelli intraprendenti, sappiate che sono qui, con lo shellac di due settimane sugli art... sulle unghie... 
P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

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