Shit happens


Viola sta crescendo velocemente e, piano piano, come tutti,  si trova a doversi confrontare con le difficoltà legate ai legami, su fronti sempre piu ardui. I primi dissapori con le amiche, i litigi, i "non ti faccio più amico", le delusioni e i difficili primi passi sulla via della riconciliazione. Altro che invidiare i giovani, mi fa pena: ha appena cominciato con 'ste menate.
Tuttavia, a differenza mia, lei sembra più stile "non ti curar di loro, ma guarda (che stronzi) e passa". A meno di non essere un' abilissima dissimulatrice dei suoi stati d'animo, sfoggia davvero un'imperturbabilità invidiabile. E meno male, che se aspettava me. Io ho sofferto moltissimo per le amicizie. Le ho sovente subite, fin da piccola. Forse perché, da insicura, sono naturalmente attratta dai caratteri forti. Mi sono lasciata manipolare e plasmare; ho permesso mi si giudicasse e sminuisse in pubblico; ho accettato si dicessero cattiverie alle mie spalle; ho sorvolato sul fatto di aver dovuto affrontare le prove della vita per lo più da sola e sull'invidia per i miei successi; ho compreso di non essere così importante se mi si dà sempre per scontata; ho sopportato lezioni di vita da docenti dell' Università della Saccenza. Pazienza: sono fermamente convinta che ognuno di noi è circondato dalle persone più utili alla comprensione delle lezioni che è stato chiamato ad apprendere, e che a nulla valga cambiare amici, paese, nazione, pianeta. Perché se non siamo noi a compiere una rivoluzione "dentro", andremo ad innescare le vecchie dinamiche anche nella nuova situazione. E neanche, per evitare il problema, ci si deve isolare, nascondendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Gli stronzi non vanno schivati, né schifati né strozzati. Vanno compresi. Ma è necessario un lavoro interiore lungo una vita, che passa per più fasi:
1) esame di coscienza per accertarsi di essere esenti dai comportamenti che deprechiamo negli altri e ci feriscono;
2) ricerca e comprensione dei motivi per cui ci capita proprio la merda che ci capita, ergo: cosa dobbiamo trarne, oltre al nostro innegabile talento nell'attrarne?
3) prendere le distanze dalle suddette persone. Perché vero è, come si vede in Forrest Gump, che "shit happens", ossia, letteralmente "la merda capita". È vero pure che un po' va capita, ma a 'na certa... non statemi più tra i piedi, se no vi pesto. Che qui, bisogno di fortuna, ne abbiamo.
P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

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