United colors of Autumn

Voglio imparare dall'autunno. Non è affatto semplice vibrare come i colori affissi ai rami con contratti d'affitto a tempo determinato, senza tremare. Ogni anno si rinnova il particolare effetto che producono i mutamenti, muti e lenti quanto costanti, 'ché non è per mancanza d' affetto se l' albero lascia cadere le foglie dopo averle illuse di poter toccare il cielo. È per restituirle alla Terra, che di vita le ha nutrite, e della loro stessa vita ora si nutre. Terra vestita di umide spoglie che seccano al vento o marciscono, sepolte, a mano a mano che ogni albero si spoglia. Foglie che scaldano il nudo suolo, ma non lo soffocano. Solo lo proteggono e preparano affinché sia terreno fertile. Voglio somigliare all' autunno in bianco e nero delle colline, evanescenti, come isole fantasma galleggianti sulla bruma rischiarata dal sole mattutino.
Voglio scoprire i misteri delle castagne chiuse nei loro ricci, come segreti da difendere finché non siano pronti per essere svelati al mondo. 
Voglio stupire come la magia d'un fungo che solo rivela piccola parte del prodigio di sé, e il resto cela sotto terra, a collegare tutto.
Voglio essere specchio dell'universo come goccia di rugiada sul filo d'erba, che non teme di scivolare via o di farsi brina. 
Voglio frizzare come aria che vivifica la pelle e muove le foglie alla danza.
Voglio che la vitale quiete autunnale parli alla mia letale inquietudine interiore. 
Perché voglio essere pelle e vento, foglia e danza. E riccio e castagna, ramo e radice, erba e fungo, goccia e cristallo. 
Allora sarò di Aria e di Fuoco. 
Di Cielo e di Terra sarò.

P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

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