Teste di ca...

Gran bella cosa le opinioni. Soprattutto per chi, di questi (buissimi) tempi è riuscito a trasformarle in una professione. Eh sì... opinionisti a perdita d'occhio (ma mai di favella), colmi di pareri da elargire "gratis"et amore (...).

Ed è, forse, perché è diventato un lavoro che la gente si sente non solo in diritto, ma anche, sembrerebbe, in dovere di esprimere il proprio pensiero su tutto&tutti.

La cosa più divertente da osservare è che, essendo per lo più quasi tutti laureati all'Università della Saccenza, con specializzazione in internettologia e, in alcuni casi, master in tuttologia, persone che la pensano in maniera diametralmente opposta tra di loro, si combattono al suono delle stesse, identiche citazioni colte.

Pazzesco. Ma forse neppure troppo: così come il calabrone vola perché non sa di non poterlo fare, almeno secondo le attuali leggi della fisicah, parimenti l'opinionista a tutti i costi, comunica al mondo qualunque cosa gli passi per la mente, pur non avendo cervello. Se lo sono bruciato a furia di pillole di saggezza (altrui) ed ora non resta loro che ragionare col culo. E qui si spiega il perché di tutte 'ste idee supposte.

Che poi, di per sè, non ci sarebbe nessun problema ad esprimere il proprio pensiero, qualora richiesto. Invece no: bisogna giudicare. Sempre. Tutto. Tutti.

Mi permetto, dunque, di suggerire a questi fenomeni, una citazione colta che dev'esser loro sfuggita: "chi si fa i cazzi suoi, campa cent'anni!"

Anzi, no: a ben pensarci fate pure: esprimete pure pareri incontrovertibili, idee inattaccabili, giudizi inappellabili, opinioni inopinabili e pensieri stupendi, che magari vi levate dal cazzo prima va.

P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare!

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