Chi non dorme


Non c'è nulla al mondo che mi procuri più gioia del dormire. L'ho sempre messo alla cima, nella scala dei miei bisogni personali, così da trovarlo subito senza buttare tutto in aria. E, fin da piccola, ho sempre dormito della grossa. Praticamente, uno dei principali motivi per cui mi sbrando al mattino, dopo gli improperi di rito, è che so che nel giro di "poche" ore tornerò a dormire. Durante la giornata mi ritrovo spesso a farlo in piedi. Alcune volte dormo pure sugli allori. Come dite? Non ho ancora conseguito risultati tali da permettermi di rimanere, inoperosa, a godermeli? E allora? Io sono così avanti che prima mi adagio, poi dormo e solo dopo otterrò il mio meritato successo. Adagio adagio, non c'è fretta. Tuttavia, ultimamente, mi par di dormir sui chiodi, dacchè ho preso a svegliarmi nel cuore della notte. Per nessun motivo particolare. E sempre alla stessa ora: 03:30. A quel punto non c'è verso (e dire che son poetessa) di riaddormentarsi: la sabbia dell'omino del sonno scivola via dagli occhi, verso lidi lontani di sogni tranquilli (non come i miei...).
E non mi resta che sognare ad occhi aperti (di dormire). Ma com'è possibile? Ho sempre dormito come un sasso, io. Ora invece ci vorrebbe qualcuno che mi ci tramortisca con un masso, per farmi riprendere sonno... Altro che sonno dei giusti... giustiziatemi, così almeno dormo!
A Morfè oh! Dimme 'mpo' che devo fa'? Ho già:
1) orientato il letto in direzione est/ovest -> risveglio ore 03:30 + netto peggioramento dell'aspetto generale della stanza;
2) calato capsule di melatonina&compagniabella -> risveglio ore 03:30 + abbiocco mezz'ora prima della sveglia;
3) assunto fiori di Bach -> risveglio ore 03:30 + nessun "Notturno" composto;
4) provato il rimedio del naturopata - > funziona: risveglio ore 01:30 + mai più chiuso occhio. 
Non si può dir che dorma tra due guanciali. Mi ci giro e rigiro, piuttosto, ora dopo ora, perdendo la nozione del tempo, insieme alla speranza di riaddormentarmi, sempre più agitata perché di lì a poche ore dovrò lavorare e che se continuo così, prima o poi crollerò e mi ammalerò e dovrò assentarmi dal lavoro e, alla fine, lo perderò... 
Però a ben pensare, a quel punto, sfinita e senza nulla più da perdere, magari dormirò... sotto i ponti. Dove, per altro, potrò dedicarmi al lavoro che mi darà da mangiare, per lo meno. Perché se è vero che "chi dorme non piglia pesci", allora io, da insonne, sarò un' ottima pescatrice. 

P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 

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