Not you


 

Riflettendo sul fatto che non ho mai soppoprtato l’inglese, ho capito perché odio il mondo: siamo circondati, attaccati, invasi da questa lingua.

L’ho realizzato ieri mentre distribuivo i flyer per la serata live, il prossimo weekend, nel locale del mio amico. Una serata piuttosto trash rivolta ad un target adulto, tanto che manco è stata pubblicizzata sui social network, per tenere alla larga i teenagers. Basta con ‘sti giovinastri dall’arrogante pelle liscia-e-compatta che ci fan sentire out! Ad un certo punto sento il beep dello smartphone. Controllo: è un collega cui non ho dato il numero che mi perseguita per e-mail. A proposito, secondo voi, è un caso di mobbing o stalking, questo?

Nel frattempo mi s’aprono pagine di viaggi all inclusive che non posso permettermi, per via del mio lavoro part-time: figuriamoci… manco un bed&breakfast col budget di cui dispongo.

Mi consolo, dunque, con l’all you can eat.

Mentre aspetto il cibo spulcio Aranzulla, (salvatore in molte occasioni): “Come aprire un blog gratis”.

Mi distrae, però, l’arrivo, al mio fianco, d’un vecchio amico d’infanzia. Niente: cercavo relax e invece qui mi parte la serata revival. Noto, mentre ci scambiamo gossip di vecchie amicizie comuni, che:

è vestito trandy,

stile fashion blogger

con la mania del fitness

e l’aria snob.

Scopro, infatti, che ha messo su una startup nel campo della moda. Ci scattiamo subito un selfie.

Strano si trovi li, mi dice: lui di solito non pranza… lui fa brunch… con il suo staff.

Mi chiede di me:

gli dico che scrivo,

partecipo a contest di poesia,

addirittura ho pubblicato un libro,

ma non m’intendo di marketing,

mi servirebbe uno sponsor,

non posso permettermi un manager,

preferisco l’off all’online,

dovrei migliorare le mie performances di fronte ai fans (...)

e, soprattutto le public relations,

che stress...

Vuole sentire un mio pezzo. Gliene leggo uno che ha beccato un sacco di like su fb.

“Terrific” commenta.

Mi offendo, ma dissimulo con molto self-control. Infatti rispondo sorridendo in inglese: “Thank’s, I ever had sympathy for you!”

Oh… L’ha presa malissimo.

Pensa te: mi uccide il brano con un terrific (terrific, vi rendete conto?), controbatto che mi è simpatico comunque, ed è lui che s’incazza.

Ma vaffancool va.

Pazzesco…

Di sicuro era un falso amico!

P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare!

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