Non sono brava con le porte


 "Mal di denti, mal d'amore"... ok, senti: a te il primo a me il secondo, che io c'ho già l'appendicite, milioni di ferite... Entonces, que pasa? Nada: devo accettare che mi piace, lasciarmi dilaniare dal primo che passa.

Ricordi? La prima volta fui io ad aprirti. All'inizio ci riuscivo disinvolta. Poi, stolta, intrapresi una lite con quella porta. Mi dicevo: "hai tempo, che importa?", dunque con pazienza, e anche molta:

chiave in mano-chiave nella toppa-girata-non gira-s'inceppa-tolta-rimessa capovolta-ritolta-ritorta-ma porca-vacca-porta! La odiavo quella chiave: sognavo di vederla morta, o per lo meno storta nella serratura (vera colpevole della seccatura) di quella bastardissima porta difettosa... schifosa! Che ogniqualvolta mi lasciava stravolta.

Ed è così che, sconvolta, quasi sciolta dal sole e semi-sepolta dalla polvere, mi accingevo a bestemmia aperta di fronte alla porta chiusa, ad annunciare, a mo' di campanello: "c'è Lois fuori dall'uscio che non riesce ad entrare come sempre, se esce..."

Ma poi m'apriva il tuo sorriso che appariva. Io: faccia da pesce. Ma parte l'imbarazzo per la porta, c'era gratitudine. Per avermi aperto... non avermi lasciata morire nel deserto...all'epoca, mica l'avevamo ancora scoperto. Me l'avessero detto, avrei risposto: "sì...sì... certo!". Non sei il mio tipo: alto, magro, biondo e pure demasiado. E poi vivi dall'altro capo del mondo.

Ma poi, c'eri sempre in qualche modo, sempre a lado. E col tempo, dopo aver tastato il guado, ti sarai detto: "ora vado!"... ed io t'ho seguito nel tornado, forse pure mio malgrado.

Che dire in mia difesa? Non so: non farmi il terzo grado! Ok: voglio il mio avocado! Cercavo solo capriole, guacamole, poco sole, più parole (magari spagnole), cose da vacanza insomma, effimere, come fole.

Ma la vita è un lancio di dado ed è uscito che non ne ho abbastanza... che voglio toccare ancora il cielo in quella stanza... lo siento, però la sento la tua mancanza. Restano, in sostanza notti sole, l'ego schiacciato dalla sua stessa mole, l'umore sotto le suole, ah... l'amore!

Perché anche un vuoto può lasciare il corazon pesado si no puede dimenticar tu piede, el juego col fuego. Se non accetta che la vita sabe... ah be... se sabe. Io so che certo non è come nelle fiabe. Che sempre quiero chi non mi vuole e che se duole forse è vero che è quel che mi ci vuole.

P.s. Comprate il libro così la smetto di scassare! 


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