Cerco bar-lumi


 

Chiedo al barista di barattare il mio baratro per qualche bicchiere di barbaresco barricato, nientemeno.

Ma è un baro: alla fine diventano un barile, almeno.

Manco di baricentro. Barcollo fino all’orlo del bar-atro. Cado…

"Male?" "Eh… più o meno:

ho toccato il fondo".

Mi barcameno tra barracuda, mi dimeno, ma mi menano: sto come una barca in un bosco.

Mi sbarazzo di 'sti energumeni, infine, e mi ritrovo menomata, ma neanche troppo.

Menomale.

Mi allontano dalla bar-uffa che barba... son nulla più di una barzelletta da bar, e di quelle barbose pure, anzi: meno.

Domani baracchino di barbiturici, quantomeno.

Sognavo la Barbie,

invece ho la barba.

Cercavo il noumeno,

e son diventata

un fenomeno

da baraccone.

È inutile che me la meno: sbarello, mi avvicino alla menopausa e, man mano, vengo meno.

Mi ci vuole un piano b-ar. Prediligo barbera questa volta, ma in bocca sapor di dopobarba.

E nemmeno alcolico. Tutto ciò avrebbe un barlume di senso, se perlomeno mi chiamassi...

Barbara.





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